Terapia psicocorporea mette insieme tre parole importanti: la cura (terapia) e l’unione corpo/mente (psiche), ad indicare un percorso psicologico che implica lavorare sui due fronti per ricostruire la connessione tra mente e corpo, spesso responsabile di molti disagi e disturbi.
Come ormai tutta la moderna ricerca psicologica e neurologica ha evidenziato, la salute mentale si basa su tale connessione e quindi in una parola, sull’integrazione tra corpo e mente.
“Dietro i tuoi pensieri e sentimenti, fratello, sta un possente sovrano,
un saggio ignoto che si chiama Sé.
Abita nel tuo corpo.
E’ il tuo corpo”.
F. Nietzsche
Nella mia esperienza clinica ho potuto spessissimo vedere quanto è importante “ridare voce al corpo” ovvero ridare spazio e valore al sentire, alle emozioni e alle sensazioni corporee che sono spesso messe in secondo piano, o meglio sottomesse, alle richieste della mente. Queste ultime tendono, spesso inconsciamente, a portare verso l’ideale e comunque distante dal corpo che si muove -fin da quando veniamo al mondo- proteso verso il piacere. Il piacere è un principio importante nel lavoro terapeutico perché ci aiuta a riavvicinarci alle aree del corpo e riconnettere la nostra vita con ciò che ci fa stare bene e non con ciò che dobbiamo essere, per richiesta esterna o interna.
Questo è uno dei principi cardine della terapia psicocorporea che ho scelto, ovvero la Bioenergetica di Alexander Lowen che prevede un lavoro su più fronti: in costante contatto tra la propria storia personale (area psico) e il proprio corpo che racconta questa storia e che trattiene l’energia in termini di blocco muscolare e strutturale (area corporea).
Da uno dei testi che più amo della Bioenergetica, prendo in prestito la parola arrendersi, che ha tanto significato negativo a fronte del messaggio ‘non arrendersi mai’…che pare il motivo portante del mondo intero! Prima di lottare fuori, mettiamo pace dentro: arrendiamoci al corpo, al nostro vero profondo Sè che vuole uscire e vivere e respirare…il premio della resa al corpo, a me stesso, è il senso della vita.
“la terapia è un viaggio alla scoperta di sè.
non è rapido, nè facile e neanche privo di paure.
in certi casi può prendere l’intera esistenza, ma la ricompensa è il sentimento che la vita non sia passata invano”
A. Lowen. Arrendersi al Corpo – il processo dell’analisi bioenergetica
Un percorso di terapia psicocorporea pertanto è un incontro, quindi una relazione con il terapeuta, per un lavoro che mette in campo la parola e il corpo, con le sue sensazioni fisiche ed emozioni: questo fa sì che il luogo di questo lavoro non sia uno studio standard, ma uno spazio che oltre a sedia o poltrona ha attrezzature adatte ai movimenti corporei, i cosidetti esercizi bioenergetici.
BIBLIOGRAFIA
A. Lowen, Arrendersi al corpo. Il processo dell’analisi bioenergetica, 1994
A. Lowen, Il piacere. Un approccio creativo alla vita, 1984